PRIMO TEMPO
Riconfermiamo anche la formazione sperando che dopo il doppio il Conte affronti Manea. Il doppio parte equilibrato: con set all’8 al 9 e ai vantaggi. Claudio è in forma ma subito si nota che errori, lentezza e sparate sono dello Stratega. Partiamo sotto anche questa volta. Olé.
Il Conte solo per fare scena, imitando Tonino Russo dell’altra volta, si mette a centro palestra a saltare con la corda e riceve i complimenti di Sua Presidenza Munari che sfoggia un nuovo baffetto di centro destra. Le partite si susseguono ma questa volta le parti si invertono, Claudio gioca bene e lo Stratega non pervenuto. Inizia a fare qualcosa quando è sotto due set a zero su un avversario abbordabilissimo. Poi sempre a corrente alternata. Inoltre non pare per nulla efficacie con il puntino sul rovescio tanto che gli avversario lo tartassano. La lentezza regna sovrana è gli avversari lo pungolano sulla panza. Niente da fare. Con la sua consueta serietà ed autorevolezza Aldo si avvicina a Gioacchino durante la pausa del set per dare un consiglio risolutore e dice serio: “La pallina deve entrare dentro al tavolo e non fuori”. Quando Aldo parla sembra che ti pigli per i fondelli…
Claudio arriva ad un ottimo 2:3 perdendo a 6 solo l’ultimo set con Manea che è il più ostico della squadra avversaria. Poi vince e convince il suo secondo singolo, portandoci ad un teso 3 pari. All’ultima c’è quella roccia (nel senso di piantato al suolo) di Giovanni. Sicuramente sente la responsibilità della partita e inoltre c’è lo stato di forma preoccupante. Primo set ai vantaggi ci illude ma poi niente, un 0:3 non pervenuto. Manea chiude e fa trionfare la sua squadra con i leoni dalla coda di paglia tra le gambe.
Peccato che non ci troviamo mai tutti e tre in giornata sì. Quando uno gioca meglio, l’altro gioca malaccio, è la “legge del contrappasso”? Jo è partito con un risottino funghi e salsiccia… pesantino. Che sia quello il problemino?
PAGELLINE
- JO “stoccafisso” voto 5- (autovoto 5) inquadrabile in entrambe le partite. E’ una questione di testa e rigidità: ne è consapevole. Qualcosa non è andato.
- Claudio “plastico” voto 7+ (voto del Capitano 6/7). Oggi Claudio è in focus. Probabilmente merito della ricompensa promessa dal Conte. Si piega, attacca più volte di dritto oltre a sfoderare i suoi rinomati rovesci plastici. Niente da dire è un altro Claudio rispetto alla partita scorsa. Un solo set si rilassa troppo e lo perde, ma poi si ripiglia subito e chiude la tenzone. Una bella prestazione.
- Conte “burroso” voto 7 (voto del Capitano 6 per le partite facili) invero avversari facili, facili, ma almeno gioca morbi-morbi-morbidisssimo, con non-top e sideini eseguendo, lento, pure un paio di bei toppini e chiudendo un match con l’atomica “bomba a caso”.
SECONDO TEMPO
Presa dallo sconforto la squadra, senza Dino uccel di bosco, si squaglia e il Conte rimasto soletto si aggrega alla combriccola della D2 di Albatross e Marco poi altri Leoni sparsi (D1 e C2) per vedere com’è fatto un paninazzo di lava (per Marco con i guantini neri). Localaccio americano ad uso americano, suggerito da Alice, con festa lesbica e musica del DJ black in quel di Via Zamenhof. Luce assolutamente arancione e parate dolci arancioni con succo alla fragola on the rocks. Katia: “Sbagliano coca e poi mi danno il bicchiere sporco…”, Tode disse: “Ci metto una croce sopra” (aveva chiesto al sangue ed è arrivata ben cotta: sacrilegio per il degustatore).
PAGELLA CULINARIA
Un 6, così per il tocco di originalità yankee. Anche i prezzi sono abbastanza yankee. P.S. Meglio l’infuso alla ciliegia del Ladro con i sidri di pera.