Se xe nera, xe nera

Si riprende con l’ingresso nel 2020 con i campionati. La Leoniana musicale si reca in trasferta sotto una pioggerellina ridicola allo storico Patronato del Redentore di Este. Località piacevolmente intrisa di ricordi, col chiostro col bar che Capitan Maurizio non aveva mai visto. Formazione ristretta ai minimi termini: Capitan Maurizio, Tex il cinese senza pancia, Conte il veneto con la panza. Nicola disperso e il giovane Skiller di nuovo in Erasmus in Belgio a fecondare fanciulle belghe. Nel tragitto il Capitano parla delle due versioni di formazioni già preparate in base alla presenza o assenza del giocatore avversario più temuto: un ex-C1 con il 100% di vittorie. Mentre Tex si è rivisto il filmato della partita d’andata in treno tornando da Milano. Conte arriva direttamente dalla scuola dove ha appena finito di litigare con i pargoli di prima. La fortuna è ancora dalla parte dei leoni infatti si scopre: che il giocatore di punta è a giocare a calcio “el zuga poco ma quando el vien se vede che el ga la satta”, mentre un altro dei titolari è a catechismo “….ah, dopo te contarò”. La palestra è ben addobbata per la B2, l’altra D2 e la C2 con locandina in evidenza e tutti i calendari dei campionati nella bacheca d’ingresso: che professionalità. Cosa a cui i leoni sono assolutamente impreparati.

Il riscaldamento è lungo e la temperatura in palestra è tropicale. Maurizio suda già durante il riscaldamento e alle tre, manca ancora mezz’ora all’inizio, l’avversario Orlando gli dice: “fermate n’atimo, se no te rivi che te si sbuelà”.

Stretching prepartita

PARTITE

Il Conte parte male con un Orlando il furioso. Perde per tre a zero fermandosi al nove su ogni set e giocando praticamente sempre in difesa. Con quelle sue tipiche palle alte e morbide che dicono: “ti prego colpiscimi forte!”. Indietreggiare troppo ed essere garbato non si sa come mai non serve per vincere una partita a pingpong.

Tex vs Sandro con il Leonetto all’arbitraggio

Entra in campo il Maestro Tex e dopo un primo set di rodaggio, innesta la marcia e vince facile (addirittura un set a 2) con il Sandrone predilettore del rovescio da ogni posizione. Molto bene.

Maurizio pronto a bloccare il servizione tagliato lateralizzato

Poi è l’ora del ritorno, dopo quasi tre mesi, del Capitano Maurizio Jazz. All’apparenza la partita più tranquilla con la riserva. Anche lui il primo set soffre è statico anche perché dopo un’ora in panchina si è raffreddato troppo. Poi al 7 a 7 capisce il punto debole dell’avversario: palle centrali profonde. La partita svolta e Maurizio prende vigore e sfodera alcuni ottimi attacchi di puntino come insegnato dai video-tutorial crucchi: ecco che vince un set anche lui a due.

Maestro cinese e giù di top cinesi sull’Orlando

Segue l’incontro decisivo tra Tex e il furioso. All’andata Tex aveva perso di pochissimo, ma questa volta ha studiato l’avversario mediante il filmato che si era auto-registrato all’andata. Sa le sue battute e sa che le può aprire tutte come noci dopo l’apprendistato con il Supremo Yang Min. Infatti non c’è partita proprio. Maestro cinese parte forte e attacca ogni pallina non lasciando respiro all’avversario e asfaltandolo in un 3:0 che lascia Venicio incredulo. Ora i leoni hanno in tasca il pareggio.

Torna in campo l’appannato Conte per l’incontro più facile con il gigante buono. Sempre teso rischia di perdere il primo set per passività. Poi con i consigli dei compagni punta ad arrotare un minimo la palla e a insistere sul rovescio del Filippo. In qualche modo chiude la partita.

Maurizio di dritto sul Sandrone

Ultimo scontro ininfluente per il punteggio, è importante test di prova per il ritorno del Capitano che non tradisce, giocando anche meglio della prima partita e sfruttando errori e nervosismo del Sandro. Vince facile controllando tutti tre i set. Bentornato Capitano!

Finisce con un tondo tondo 5 a 1 per il Jazz che rimane primo in classifica. Alla compilazione del referto il mitico Gambarin ci chiede: “Ma con quante A si scrive JAZZ….?”. E noi a rispiegare il perché del nome: il figlio Samuele di Maurizio e il nostro Maestro pianista.

PAGELLE

  • Capitan Maurizio: punti 2 su 2, voto 8, il ritorno in campo. Primo set si era raffreddato nell’ora di attesa prima di entrare in campo, ma poi gioca bene e si diverte.
  • Maestro Tex: punti 2 su 2, voto 8 ½. Il primo set prende le misure ma poi vince in agilità tutte e due le partite giocando sempre all’attacco e concentrato. Molto bene.
  • Conte: punti 1 su 2, voto 6-. Passo indietro per un Conte appannato e poco convincente. La prima partita perde 3 a zero con un avversario alla sua portata, riuscendo solo in un set ad essere in vantaggio di 2 punti. La seconda era ancora più facile, ma rischia comunque di perdere un set.
  • UOMO PARTITA: Maestro Tex il cinese che ha solo un set di cedimento e poi avanza che è una meraviglia. Attacca e apre ogni servizio.

L’arbitro della serie B2 si ruba la pallina durante il Timeout! Al ritorno fermata d’obbligo al caseificio di Barbarano per acquisto di formaggi vari. Il Conte disperato appena tornato sull’uscio di casa si mangia due etti de formajo: la razione K della Leoniana Jazz. Bon el formajo (anche se Tex non lo mangia da dieci anni).

red

COMMENTI

Alla prima di ritorno i Leoniani del Jazz non tradiscono le aspettative, con un avversario alla loro portata e privo il loro asso nella manica Simonato, dimostrano solidità e senso di squadra. Il Conte riprende il campionato con una evidente carenza di allenamento dovuta ai panettoni natalizi; parte soft con l’Orlando perdendo ogni set per un soffio, senza iniziare mai ad attaccare. Riprende vigore a convinzione nel secondo match, sfoderando i suoi affondi e vincendo 3 a 0. Tex di rientro dalla trasferta cinese è in gran forma; si studia a tavolino tatticamente gli avversari e vince senza grosse difficoltà. Rimaniamo in testa alla classifica con un punto di vantaggio sulla seconda, sarà importante arrivare concentrati su ognuna delle prossime partita, per giocare al nostro meglio in modo da mantenere il distacco.

Maurizio

Sono contento del ritorno in campo di capitan Maurizio che ha evidenziato con due vittorie le grandi doti psico fisiche di ripresa. Poi dico al Conte: “Basta con sti pallonetti suicida! Mille volte meglio bombe a caso!” Inoltre posso affermare con certezza che filmare le proprie partite oltre che notare i propri difetti, è utilissimo per osservare il gioco dell’avversario e capire come asfaltarlo nell’incontro di ritorno! I fatti lo confermano!

Antonio

Quest’anno speravo di fare alcune partite da riserva ed invece dobbiamo vincere. Siamo qui per provare a salire in D1.

Conte
Varda che i ride: come se avessero vinto.

COLONNA SONORA

Dave Brubeck “Take Five” , 1976