Il torneo dell’amicizia! O forse no?!

28° Festival Nazionale del TennisTavolo di Senigallia

28° Festival Nazionale del TennisTavolo di Senigallia

Appassionati di TennisTavolo qui è l’Albatross che vi dà il benvenuto ad una nuova recensione leggermente diversa dalle altre. Questa volta verranno narrate le eroiche gesta dei nostri leoni in trasferta al torneo nazionale di Senigallia (per i poco capaci in geografia, provincia nelle Marche) ove i vicentini si troveranno ad affrontare giocatori da tutto lo stivale. La formazione vede la presenza del Sor Carlé in veste di autista designato, Edoardo in veste di uomo cultura/novellino pongista e Francesco in veste di dj e insegnante di scacchi (aggiungiamo anche Aldo ma già partito per Senigallia anni addietro).

PS: Qua e là troverete citazioni e tutto verrà spiegato non preoccupatevi!

Primo giorno:

Ritrovo ore 18:30 in palestra dove Carletto inizia ad allenare i leoncini pur sapendo di dover fare quasi 4 ore di strada e dovendo fermarsi a mangiare ( A – SSURDOOO). Una volta terminato il proprio dovere morale i leoni partono trovando fin da subito un diluvio biblico che impedisce di spingere a tavoletta sull’acceleratore. La prima ora di strada è tranquilla con i due giovincelli che s’interessano del torneo e preparano un piano per far ringiovanire il più vecchio del trio. Ad ogni proposta segue un momento di sconforto o un minuto di silenzio per il Carletto che pregusta un sano riposo appena arrivati nell’hotel marchigiano. Nonostante il maltempo e la musica non funzionante in macchina, i nostri baldi giovani decidono di fermarsi in quel di Ferrara per gustare una cena preparata dallo zio americano Mac.

Carletto mangia poco, Edoardo non sa se prendersi altro, Francesco si ingozza
Carletto mangia poco, Edoardo non sa se prendersi altro, Francesco si ingozza

Ripartiti trovano le strade allagate, autostrada compresa, con un fenomeno aquaplaning quotato a 1.07 il che rassicura tutti di fronte alla guida del Maestro Carletto. Primo intoppo: Durante una sosta dal benzinaio, i leoni si rendono conto che lo smartphone del vecchietto non si carica! Di fronte alla situazione comincia a piangere copiosamente conscio di non riuscire ad arrivare a destinazione con la batteria intatta. Tre cavi diversi non funzionano… sarà colpa della macchina? Sinceramente ancora ad oggi il dubbio rimane su quale fosse il problema anche perché il giorno dopo funzionava benissimo. Il KARMA!

Di fronte alla stancante assenza di musica Francesco e Edoardo decidono di improvvisare del karaoke di qualità:

“ Lui era un business-man col puntino sulla racchetta

Lei ballerina di Jazz,

Si lamentavano che fosse sempre trattato

Lei beveva caffè

Guardando quelle gambe muoversi pensò: “È Carletto!”

Pensavano al nonno vigile

E chi non ha mai visto giocare Sor Carlé…”

 

! Prova a dirlo senza piangere: (frase) Proposizione utilizzabile nei momenti di sconforto di un qualcuno per renderlo ancora più mogio.

Es. “Ma perché il cavo non funziona dai, ha sempre funzionato…” – “Si ma Carlo ora prova a dirlo senza piangere”

 

Rifocillati e sempre più stanchi i nostri giocatori giungono al luogo predestinato per mezzanotte trovando uno dei proprietari dell’hotel pronto ad accoglierli. Diciamo che il posto fronte mare non dimostra ancora tutta la sua bellezza e ci sono ben cinque piani di scale da fare per arrivare alle stanze (se Carletto fosse rimasto un giorno in più a fare quelle scale non sarebbe arrivato a martedì). La stanza si presenta basica in ogni suo aspetto con una televisione non funzionante e di grandezza infima se vogliamo dire.

Secondo giorno:

Tra una roba e l’altra potete intuire a che ora sono andati a letto i nostri leoni e quindi potete anche comprendere il trauma nel doversi svegliare alle 7. Il coma che gli investe al risveglio guarisce parzialmente dopo una veloce colazione alle 7:30 in cui i nostri leoni ammirano i propri avversari e i compagni di avventure vicentini.

Primo shock del giorno la bici fosforescente di Aldo che decide di muoversi solo grazie a quel mezzo durante la sua permanenza nel capoluogo marchigiano. Non essendo presenti al briefing pre-torneo è proprio Aldo che aiuta i leoni ritardatari per due giorni nel capire cosa fare, dove andare e a che ora ( GRAZIE ALDO! ). Pronti o per meglio dire preparati ma non pronti, la squadra vicentina si dirige presso la palestra storica di Senigallia che presenta al suo ingresso foto di una serie di campioni, tra cui Jorgen Persson che di fianco alla strapotenza del Carletto sembra un giocatore mediocre. La palestra trasuda di esperienza… età media giocatori senza Edoardo e Francesco? Probabile 72 anni.

Con l’età media abbassata da nostri baldi giovani, inizia il riscaldamento in vista della gara a squadre che vede Edoardo e Francesco competere sotto il nome di Scledum C (primo momento culturale del giorno: antico nome della città di Schio) e Carletto in squadra con due amici scledensi.

Per vostra conoscenza l’evento era tutto diviso in tre categorie: Open, Silver e Gold. Per partecipare ad una sfida più agguerrita i due giovani leoni sfidano la categoria Silver mentre Carletto passeggia sorseggiando dell’acqua di cocco con una cannuccia nella categoria Gold.

Inizia la categoria Silver, giusto per specificare, Edoardo e Francesco sono di GRAAAAN LUNGA la squadra più scarsa presente in palestra. Si parla di migliaia di punti in classifica di differenza ma questo significa semplicemente che non hanno nulla da perdere. Ed effettivamente è andata proprio così:

Primo incontro contro una coppia di romani. Doppio vinto agevolmente 3 a 0 e singolo con Francesco sotto 2 a 0, poi Edoardo comincia ad urlare ed incitare il proprio compagno ogni punto e il romano inizia a lamentarsi (prova a giocare senza piangere cit.). Sta di fatto che il leone, di fronte al nervosismo del suo avversario si aggiudica la partita! Primo incontro vinto per 2 a 0!

PS: Il romano poi comincia a piangere con Francesco lamentandosi del tifo di Edoardo, c’è da chiedersi se queste persone hanno mai incontrato del tifo nei ben 30 anni di carriera… chissà

Secondo incontro opposti ad una coppia di signori torinesi che poi sono diventati i migliori amici della coppia vicentina. Dopo aver vinto il doppio per 3 a 0 (best doppio ever) tocca ad Edoardo affrontare un avversario dotato di antispin sul dritto e puntino lungo sul rovescio. Nonostante una strenua lotta l’Albatross cede al quinto set la partita (diventerà un déjà-vu). Francesco, chiamato in causa si aggiudica la partita decisiva per un perentorio 3 a 0. Colgo l’occasione per salutare Cosimo e Claudio due bellissime persone ed ostici avversari di gioco!

Terza ed ultimo incontro tra vicentini ed altri romani (erano davvero tanti) con il doppio nuovamente vinto 3 a 0, Edoardo che perde un altro singolo per sfiga al quinto set e Francesco che salva la situazione vincendo 3 a 1.

Bilancio più che positivo per i nostri leoni che da più scarsi passano il girone come primi classificati. In categoria Gold anche Carletto passa agevolmente il girone grazie ai suoi due compagni.

Tornati per il pranzo in hotel i nostri leoni si godono la brezza marina e cercano di rifocillarsi in vista delle partite pomeridiane. Una volta tornati in palestra i nostri si riscaldano in modi alternativi…

Riscaldamento in un tavolo di grandezza normale per Carletto
Riscaldamento in un tavolo di grandezza normale per Carletto

Per Edoardo e Francesco l’euforia della mattina scompare in un istante quando si trovano ad affrontare un doppio composto da un arbitro internazionale e il suo compagno di squadra entrambi dotati di puntino lungo. Qui esce la teoria puntinata dei numeri del Francesco:

“Sai cos’ho notato? Le partite in doppio riesco a vincerle solo quando ci sono numeri pari di puntinate. Quando ce ne sono zero, zero problemi. Quando ce ne sono due, fattibile anche perché ne abbiamo vinta una prima… con i numeri dispari siamo è uno schifo…”

Detto fatto, gommacce pazzesche ed ingestibili si perde il doppio 3 a 0 e pure il singolo con Francesco che riesce a fare poco nulla. Sta di fatto che scopriamo che questi le hanno perse volutamente tutte al fine di avere un tabellone più favorevole nella seconda parte del torneo. Strategia o tattica da veri e propri tornei dell’amicizia no? Ah, che bello il ping pong!

Smaltita la rabbia i nostri leoni sostengono l’altra Scledum che purtroppo si ferma in semifinale perdendo 3 a 2 il match decisivo. Carletto si fa amico un fortissimo giocatore mancino grazie alla sua capacità di prendere minimo 8 nastri (match-point compreso).

Vogliosi di premiarsi per gli sforzi fatti in giornata, i nostri leoni decidono di cenare al Civico 21 organizzando un banchetto a base di manicaretti con cibo tipico del posto. Pizza, panini di qualità e una bella birra accompagnano una serata di meritato riposo alla ricerca di un fantomatico biliardo che non riusciranno a trovare per tutto il soggiorno a Senigallia.

Salsiccia Marchigiana, Patate alla piastra, Salsa Yogurt e Salsa Tartufata
Salsiccia Marchigiana, Patate alla piastra, Salsa Yogurt e Salsa Tartufata

Tornati in hotel, non ancora stanchi per tutta l’attività fisica fatta, decidono di scontrarsi con delle partite a calcetto dove Carletto si fa annientare diverse volte da Francesco così come a carte e così come negli scacchi. Fil rouge dei tre giorni è Carletto che prova a vincere qualcosa contro Francesco!

Terzo giorno:

Sveglia leggermente in ritardo rispetto a quella di venerdì ma comunque traumatica. La salita delle scale dell’hotel ammazzerebbe qualsiasi campione pongista presente al torneo infatti i nostri leoni, tranne Francesco, ripiegano più volte su un qualcosa chiamato ascensore.

Nel giorno del doppio e dei singoli le coppie sono formate da Aldo e Carletto e Francesco ed Edoardo. Per vostra conoscenza hanno perso entrambe. Prima coppia contro due esperti doppisti che sono arrivati nella finale a squadre del Gold (quelli che hanno battuto Carletto il giorno prima) mentre i giovani hanno affrontato i finalisti a squadre della categoria Silver. Nonostante la tristezza, in tarda mattinata inizia il torneo di singolo:

Edoardo gioca un girone a tre perdendone una al 5 (STRANO EH?) dopo essere stato sotto 2 a 0 e vince finalmente la prima partita in singolo per 3 a 0 contro l’organizzatore del torneo.

Francesco perde contro uno dei due che l’ha battuto nel torneo di doppio e poi vince una partita al quinto contro un ultraottantenne da tutti conosciuto come “L’OSTICO” dotato di un antispin infamissimo.

Carletto con qualche difficoltà, e qualche accusa di puntino trattato, vince entrambe le partite lottando anche al quinto. Tra l’altro avvenimento più unico che raro ma Carlo riesce a vincere una partita a scacchi contro Francesco. Dopo numerosi e strenui tentativi, non ascoltando i consigli di Edoardo, riesce a conquistare la vittoria con aggiunta di “Francesco prova a perdere senza piangere”.

Dopo pranzo si ricomincia subito con il tabellone principale e purtroppo sia Edoardo sia Francesco cedono di fronte allo strapotere avversario dopo essersi rimpinzati abbondantemente di lasagne e pesce fritto. Questione di priorità! Concluso così il torneo per i cuccioli di leone l’attenzione e il tifo si dirige nei confronti di Carletto che ha affermato di non essersi mai sentito così tanto supportato durante una partita. Con il supporto dei vicentini supera agevolmente tutti gli avversari e conclude la serata conquistano le semifinali del giorno dopo.

Appena tornati in hotel cogliamo l’occasione per un breve set fotografico in spiaggia e visitare una delle 8 meraviglie del mondo: IL TUNNEL DEL CARLETTO!

Il vero e proprio tunnel del Carletto!
Il vero e proprio tunnel del Carletto!

Dopo una breve doccia, il sabato sera i cari leoni decidono di emulare ciò che fanno i propri simili nella savana… andare in centro, trovare una birreria artigianale e sorseggiare delle bevande con soddisfazione. Passiamo in dei posti veramente sudici e croccanti che fanno rabbrividire ma Carletto ci protegge tutti con la sua puntinata.

Croccante: (agg. S. m.) Termine per indicare qualcosa di così sporco che potrebbe essere addirittura scricchiolante.

Es. “Oh ma sto asciugamano è così sporco che è veramente croccante…”

Tornati in hotel si gioca a scala quaranta e nuovamente i nostri leoni non battono Francesco. Carletto è fortunato nel TT, Francesco a scala quaranta, Edoardo è sfigato in tutto ma va bene così.

Quarto giorno:

Giorno delle finali attesissime. Carletto conosce il suo avversario… è il mancino che ha battuto solo con le retine e per questo motivo i due si continuano a stuzzicare anche a colazione. Arrivati in palestra il vecchio leone non sa con chi scaldarsi anche perché i giocatori di livello si possono contare solo su una mano e quindi decide di prestare la racchetta a Francesco che in qualche modo cerca di fare il suo.

Nella semifinale Carlo sfodera lo strapotere del suo puntino che gli fa vincere agevolmente il match per 3 a 0. Cosa che fa parecchio ridere è che ci fossero Francesco ed Edoardo, un giocatore di D1 e D2 che davano consigli o meglio supportavano Carletto nel suo gioco; dall’altro lato il giocatore torinese aveva ben 5 atleti a dare consigli di tutt’altre categorie. Sta di fatto che nessuno di quei 5 giocatori aveva effettivamente battuto il nostro leone nei giorni a Senigallia ( e tutti l’avevano affrontato tra l’altro).

Arrivato in finale l’aspettava dall’altra parte un terza categoria che non si sa ancora cosa ci facesse lì e tuttora il motivo è sconosciuto. Sta di fatto che la categoria pesa e non poco con il Carletto che riesce a racimolare qualche punto senza mai impensierire l’avversario.

Concluso così il torneo per tutti i nostri leoni giocano a scacchi fino alla consegna delle premiazioni, tra cui il premio per Aldo andato via il sabato sera per non giocare le finali.

Albatross con Aldo e il suo premio
Albatross con Aldo e il suo premio

Anche Carletto chiamato in causa arriva sul podio e non sa neanche lui cosa ci fa lì…

Ehm... come devo ritirare il mio premio? Ehm... cosa faccio ora? Qualcuno mi aiuta? Per favore, grazie
Ehm... come devo ritirare il mio premio? Ehm... cosa faccio ora? Qualcuno mi aiuta? Per favore, grazie

Dopo un pranzo a base di pasta alla Norcina, frittura di pesce e gelato, il trio si fa una breve passeggiata in riva al mare prima di ripartire per Vicenza. Durante il tragitto nonostante l’aver sbagliato la strada e un excursus della musica anni ’90 che rientrava nei gusti del Carletto, i leoni concludono così l’esperienza in trasferta!

Si ringrazia Carletto per la voglia di ringiovanirsi, Francesco per aver continuato a cercare un biliardo introvabile ed Edoardo per la recensione. Un saluto e un arrivederci per la prossima avventura pongistica!