Una squadra prolissa ma compatta, ecco cos’è secondo me questa D1. Un match all’insegna dell’angoscia che ha messo a dura prova la sanità mentale della compagnia dell’addobbo. Detto questo, primi ancora, con un po’ di angoscia, con un po’ di stanchezza, aspettando Prando. Un saluto affettuoso, il pagellaro: ecco a voi il
PAGELLAO ANGOSCIAO
Filippo “Pippo” Mapelli===> 7/8
il nostro fratello cielo sorella luna non si presenta in formissima a causa della troppa birra nel sangue dopo un venerdì sera al “nuovo blu” e non riesce ad essere incisivo come le partite precedenti. Tuttavia non si ammoscia e tira giù due imprecazioni che fanno svenire anche Don Matteo.
VABENEANCHECOSÌ
Giovanni “gli” Amenduni==> 7
Che giornataccia per i tre topper meno famosi del triveneto. Non cavano fuori un punto dal cilindro ma stancano gli avversari sensibilmente (in un’intervista successiva S.C. ha rivelato che la sera stessa all’ospizio non riusciva a fare le sue ormai consone 35 flessioni prima di andare a letto). Parzialmente sbloccato, scrocca un passaggio a Mapelli.
STUDIOSO
Guido “urlo” Bozzetto==> 9 perchédiecinonlodo
Un surplus di concentrazione (quasi) e amabile tennistavolo. Il numero due della compagnia dell’addobbo caccia i tre punti fondamentali che garantiscono la poleposition con 8 punti. Degna di nota la partita contro Dal Santo che sul 3-2 da inizio alla rimonta. Antonella Clerici lo sta ancora cercando per una puntata della “prova del Side”.
FRUTTUOSO
Mark Dean “quello giusto” Anderson==> 9
Il coach si presenta con una macchina che non è la volvo e ciò provoca un sentimento di malinconia nella squadra. Carica la squadra con discorsi sensati e con bestemmie che neanche uno con il fisico da sollevatore di polemiche riuscirebbe a concretizzare. Sempre lui, quello giusto.
FELICITATO E SPIRITATO
Andrea “feeder” Munari==> 8
“sono ingamberato con il lavoro, non so se vengo”: ed eccolo li il giudice arbitro che apporta zuccheri alla squadra, scalda i giocatori (tutti e 5) e massaggia Bozzetto nell’ultimo set per la partita. Quando c’è, si vince.
POKER D’ASSI