I Leoni della D2 si dirigono in quel di Schio al classico palabosco di Don Bosco (quanti ricordi…) .
Palazzetto fotonico visto da fuori, dentro si abbassa agli inferi in una sorta di uno scantinato rimbombante.
Spogliatoio ampissimo con ottimo aroma di mortaea nell’aria. Scendiamo dalla ringhiera nel cemento dell’arena circolare e re-incontriamo il Gobbi l’espertone dello Schio, nonché il giudice arbitro Dalla Fina.
I Leoni si debbono scontrare contro la squadra fantasma. Gli avversari senza volto presentano una sorpresa inaspettata: Bonollo è salito nella D1 di Maccà, al suo posto un’incognita… Il Capitan Maurizio deve rivedere i suoi piani per la combinazione della formazione. Mannaggia.
Prima partita di Antonio col giovane spirito, parte bene ma poi c’è un calo, alla fine una partita tesissima che finisce all’ultimo set 11:9 per il Leone. Benone.
Poi il Capitano contro l’incognito nuovo inserto: il fantasma degli “Eleonoro” Dusi! Si rivela un ottimo giocatore di dritto e purtroppo per noi, non soffre per nulla il puntino. Riesce a sfoderare potenti top di dritto anche su palle molto basse e tagliate, partendo in vantaggio. Poi l’astuzia del Capitano recupera un set e pare aver capito il gioco da fare ma… nulla. Dusi non molla, cambia tattica è molto mobile sulle gambe quindi si sposta e attacca: vincendo.
Ora tocca al Conte che faticando riesce comunque a portare a casa la partita contro il fantasma dal puntino. Siparietto quando dai due arbitri di due diverse partite, seduti fianco a fianco tra loro condividono lo stesso tavolo, a un tratto, arriva un “net”. Il Conte titubante si ferma. Il net era stato chiamato per la partita accanto. Così perde un punto.
Rientra Antonio contro il Dusi. Antonio è ottimista perché a suo avviso non può perdere assolutamente con uno che ha 2000 punti. Da subito si vede che lo scontro, invece, sarà duro. Tex attacca, fa il suo ed è in vantaggio 2 set a 1. Poi un nuovo calo e sul 2 a 2 si combatte punto a punto. Capitan Maurizio accenna a chiamare il time-out ma il Tex non vuole. Purtroppo, alla fine, il Leone cede, non senza lottare, per 11:9. Emerge infine che Dusi è un ex-giocatore che non toccava racchetta da più di vent’anni ed aveva giocato a buoni livelli in gioventù nello Schio proprio con Gigi Bonollo. Abbandonato il calcio è ora ritornato a pongare e indubbiamente si vede che: el gà la sata.
Il Conte deve riaffrontare il giovane spirito che aveva battuto all’andata solo di un soffio. La partita sembra una fotocopia di quella dell’andata ed infatti si va al 2:2. L’ultimo set dimostra che il Conte è teso e timoroso, quando attacca sbraccia rigido e sbaglia sia i toppini-no-top, che il rovescio da moschettiere DOP che spara fuori. Alla fine perde 11:9. Partita opaca e onore al giovane che ha meritato.
Purtroppo siamo 3:2 per gli avversari e la vittoria è già sfumata, anzi si rischia la sconfitta. L’ultima chiusura spetta al capitano puntino rosso contro puntino nero. Mai affrontati prima. Tensione nell’aria. Vai Capitanooo. Primo set di studio tattico, ma quando Maurizio capisce di dover giocare sul suo dritto per prepararsi poi a sfoderare il suo attacco, l’avversario non riesce a variare gioco e soccombe. E’ un pareggio. Il Bonollo ci sobilla da bordo campo: “Vi è andata bene… con me e Dusi avreste perso”. Quasi sicuro, però… sì, ci è andata bene. La colpa della mancata vittoria è condivisa dal Conte e dal Maestro per quei 3 a 2.
Nel ritorno in auto Antonio sfodera le sue spie infiltrate nelle altre squadre: il Ceroni. Che fornisce gossip un tempo reale. Anche il Vicenza soccombe alla squadra avversaria potenziata. L’Abano rosica un punticino e ci mette il fiato sul collo… ai ai. Il campionato si dimostra quest’anno molto equilibrato ai vertici e combattuto.
Nella serata momento topico con un incontro amichevole combattuto tra i Leoni del Jazz e i fratelli maggiori Leoni Enogastronomici al completo. Lo scontro si articola nei seguenti match:
- Cipolla gialla con fonduta d’asiago e pancetta croccante (si mangia anche la buccia);
- Soppressa cotta su polentina morbida;
- Gnocchi sopraffini con tartufo nero;
- Cornioli radicio e poenta;
- Baccalà alla vicentina “secco” con polenta e carciofo;
- Bigoli con sarde e broccolo fiolaro;
- Acqua Kaisser dell’imperatore;
- Vino Pecorino Sardo 11 volt e Kerner Alto Adige 13,5%
Vincono la cipolla e gli gnocchi: “Le lumeghe xe pì bone quele de me nona” afferma Jack. Maurizio disse al cameriere: “io il pecorino lo prenderei meglio a fine pasto, inizierei piuttosto con un bel Soave”. Si nota comunque che i Leoniani della C2 sono di livello molto superiore ai Jazz della D2… con le gambe soto la tola. Prossimo scontro programmato per il 7 marzo dalla Sabrina (e sorella), a Villaga: “No figheti please”, risotto col tartufo fotonico.
PAGELLE
- Maurizio = 1 punto su 2, voto 6 ½, gioca, fa il suo, prova anche degli attacchi di puntino ma è un po’ rigido e fermo sulle gambe. Purtroppo perde l’imbattibilità.
- Antonio = 1 punto su 2, voto 7, apre il gioco e attacca sempre all’arembaggio. A volte fa fatica con taglioni e palleggio, come gli suggerirebbero i compagni. Peccato per qualche calo di concentrazione che avviene dopo i primi due set: “ci vorrebbero degli integratori” (!?) dice.
- Conte = 1 punto su 2, voto 6+, poco convinto, non riesce a giocare al meglio quando è sotto pressione per necessità di risultato. Avrebbe bisogno anche lui di integratori.
COMMENTI
Purtoppo calo di prestazione per i Leoni del Jazz; abbiamo perso un’occasione per mantenere la distanza dalla seconda in classifica, che ora si riduce ad 1 solo punto. Lo scontro al vertice, grazie anche ai nuovi inserimenti effettuati dalle squadre avversarie (campagna acquisti invernale), si presenta ora più duro. Necessita costanza negli allenamenti e concentrazione nelle prossime ultime 3 partite, due delle quali giocheremo fuori casa.
Captain Maurizio
La partita che dovevo vincere per forza, come al solito, ho ceduto. Sentivo troppo la pressione. Mi ha fatto piacere vedere tra nostri compagni di Leoniana Animus che giocavano sul tavolo a fianco, il risorgere di Riky che dalla posizione 24 è salito alla 22 con due vittorie su due facendo pareggiare la sua squadra. Riky per sempre. Un pensiero a mio zio prete che dai salesiani di Schio ha passato diversi anni tristi.
Conte
COLONNA SONORA
The chicken, Jaco Pastorius, 1991