Sabato 17 partita casareccia con tutte le squadre in casa. E il derby. Tutte vincenti. Branco di leoni. Nel derby vince la squadra dello Spritz del roccioso Dino. Nella Leoniana Guinness esordisce il nostro giocatore internazionale lo spagnolo Anghel da Bassano. Va vicino alla vittoria con un 3 a 2 tirato e ammette di “sentire la tensione” della partita. Benvenuto nel branco!
PRIMO TEMPO
Ma torniamo alla nostra squadraccia ammiraglia: la Degustazione. Reduci dell’altra partita poco sportiva: non si può giocare di sera. Non abbiamo le gambe. Aldo soffre lo stress degli ordini natalizi: tutto elevato a potenza (tutti vogliono vino). Tode ha le sue solite fisse: voleva andare all’Ofelia e rischia l’incidente in auto sotto la piova. Poi si parla di cene (come al solito).
Veniamo ai match: nel doppio si vince il primo set, si perde il secondo per errorini di Carletto, si combatte e poi l’ultimo si vince a zero… con errore finale di servizio. Ma oggi si ricorderà soprattutto per la partitona di Aldo: 21 a 19 un set a livello oratoriale, nessuno voleva rischiare. E Aldo perde il match… Mannaggia.
Le altre partite scorrono oliose, senza intoppi. Quando Tode è in difficoltà si capisce perché paciola con tutti: anche oggi paciola ma poi, incredibilmente, porta a casa anche l’ultima partita.
Finisce con un indolore 6 a 1 senza speranza avversaria. I Leoni vecchi ruggiscono nella ruggine. Adesso penultimo posto assicurato, anche se con i gironi da sei che campionato di merda.
*Si segnala che a seguito delle critiche leoniane delle formule di campionato, Carletto ha censurato la presente recensione.
PAGELLINE
- Tode, 2,5 punti su 2: vince sempre, anche contro la sua bestia nera Giovannoni, voto 8+
- Aldo, 1 punto su 2: ha perso la sua calma tipica e non ha ascoltato la tiritera del Tode, voto 5
- Carletto, 2,5 punti su 2: oggi zero Carlettite forse solo il primo set. Un 8 pieno, bel voto
SECONDO TEMPO
PAGELLONE
- Location: 7+
- Antipasto e primo: 8
- Carne spiedo: 5
- Carne tagliata: 7
- Torte della casa, provate tutte e quattro: 8
- Bagno: 9, con l’oro nelle pareti e il sapone al miele formato tanica.
Menomati del Tode in pre-convalescenza e con l’aggiunta dell’ex-compagno perduto Conte, la combriccola ha rinunciato alle Vescovane per ripiegare sull’Agriturismo Casa Martini a Caldogno. Luogo imboscato in stradina dissestata, ma che si presenta piacevole esternamente. All’interno prevede la presenza di giocatori di calcetto provetti bestemmiatori. “Oooh, varda che non semo miga in taverna. Oooh al ristorante: Dio c**”.
Il volume cresce, voci da stadio e uno con la voce tonante come un Mario Draghi. Mi sembrava di essere in discoteca. “Casso ti si incredibie, ma daiii”.
Servitori gentilissimi, specialità consigliate carne e bigoli.
Partiamo con l’antipastino polentino scartato dal Carlé.
Bigoli scuri in tecetta mmmh boni.
Secondo il famoso spiedo, vai di quattro spiedi e una tagliata.
Cotta è cotta, ben cotta, diciamo carbonizzata. Non c’è neppure un toco de salsiccia a testa.
“La go tuta in meso ai denti” sentenzia Aldo. Delusione per i leoni. Solo Conte apprezza la polenta taragna. Aldo, quando fa lui lo spiedo, è così tenero che si scioglie in bocca… altroché. Tutta colpa di Tode che ha consigliato il posto e poi si è defilato come un villano. “La carne sarà dura ma el bagno, vuto metare”.
Si chiude la serata con:
"Quest'anno non sbagliamo solo le formazioni ma anche a ordinare i secondi". È tutta una questione di culo.
Sor Carletto del Podere Potenziano